Forestare in modo esteso per contrastare l’incalzante crescita della concentrazione di CO2 nell’atmosfera è la misura tattica necessaria suggerita come urgente da autorevoli scienziati. Occorre però trovare come permettere alle piantine messe a dimora (si parla di mille miliardi di piante!) di crescere curate e protette fino a diventare efficaci alberi e poi di mantenerli in vita e sani!
Flotte di aerei antincendio e un numero enorme di guardie forestali non riteniamo siano presidi realistici per lo scopo.
Incoraggiare le popolazione locali di aree boscate a curare e preservare i boschi, incentivandole a individuare in un sostenibile uso plurimo del bosco “vivo” una fonte di significativo reddito sostenibile potrebbe essere una forza motrice elettiva di una loro efficace diffusa tutela. Quell’interesse attivo del “proprietario” per intendersi che non fa “andare a fuoco” i campi di grano ben più facilmente combustibili di un bosco. Un uso plurimo quindo del bosco.
Tra le possibili fonti di reddito da gestione ecocompatibile del bosco si propone di considerare quella del pascolo di bovini, sia brado sia sostenuto da produzione di alimento cellulosico dalla biomassa forestale prodotta dalla cura dei boschi secondo buona prassi forestale.
Tecnologie mature e indipendenti da fonti fossili, come la Steam Explosion (associata per le necessità energetiche alla Gassificazione Termica) hanno dimostrato di permettere la produzione di materiale cellulosico appetibile utilmente dai ruminanti (favorendo così la produzione di carne e latte di alta qualità).
Impiegare cellulosa come mangime base per ruminanti (i soli mammiferi che possono utilizzarla come alimento) permetterebbe che cereali e legumi siano elettivamente destinati all’alimentazione umana diretta o “di lusso” attraverso animali da allevamento monogastrici come pollame e suini (con elevato rendimento di trasformazione in proteine “nobili”) e limiterebbe la necessità di deforestare per destinare suolo agricolo alla loro coltivazione per fini zootecnici.
Le tecnologie di comunicazione digitale insieme a un programma di sostegno anche infrastrutturale per pubblico interesse alla tutela attiva del territorio e alle misure di contrasto al cambiamento climatico, possono permettere a popolazioni di aree interne anche montuose che sono, tipicamente vocate alla forestazione, la possibilità di una buona qualità della vita.
RISULTATI ATTESI
La linea di ricerca proposta, corredata dai positivi risultati di una ricerca sperimentale condotta da CRF, è libera da vincoli e CRF la offre – nell’ambito del suo FREE OPEN RESEARCH PROGRAM – a chi fosse interessato a raccogliere il testimone e svilupparne liberamente le declinazioni operative che ritiene opportune.